lunedì 6 ottobre 2008
L'Università di Pomezia Verso il Futuro
Il Campus Selva dei Pini dagli anni ’60 ad oggi,ha visto modificare la propria natura andando di pari passo con l’espressione dell’economia e della politica locale,passando da Convitto,a Casa di Cura fino a College,Casa del Pellegrino ed a tutt’oggi è sede universitaria di alcune facoltà della “Sapienza” di Roma,pur mantenendo comunque il proprio core business nell’accoglienza e ricezione turistica. Ora a sei anni da quella che fu una brillante intuizione e che oggi è una splendida realtà frutto dell’impegno di tutta la classe politica pometina,è giunta l’ora di rivedere,riorganizzare e darsi nuovi obiettivi,perché quello di trasformare la Città di Pomezia ed il suo tessuto sociale,economico e imprenditoriale da semplice fruitore ad artefice di cultura è stato ampiamente raggiunto. Nuove sfide attendono il Polo Universitario Pometino,che vede al suo interno un coacervo di varie anime legate e all’ambito universitario attraverso La Sapienza,e all’ambito della ricerca criminologica nazionale ed internazionale come sede O.N.U. attraverso il C.e.AS. e U.N.I.C.R.I., ma anche all’ambito della formazione militare e sportiva attraverso la presenza di una delegazione della Guardia Costiera. Tutto questo senza dimenticare che il motore del fatturato e dell’utile del Consorzio per l’Università di Pomezia,ente consortile sotto la direzione ed il controllo del Comune di Pomezia (azionista di maggioranza assoluta),è sempre la ricettività alberghiera (con circa 50 stanze) ed i servizi sportivi (piscine,campi da tennis,campi di calcio e calcetto,piste per il jogging) insieme all’affitto degli spazi e delle aule per convegni,assemblea o convention. Ma accanto a questo il Consorzio per l’Università di Pomezia deve necessariamente trovare altre risorse economiche per non gravare più sulle esigue casse comunali e rendersi indipendente anche se solo parzialmente. Da qui l’esigenza di rivedere il core business dell’azienda consortile,intanto cercando in tutti i modi di limitare e perfino di tagliare drasticamente i contributi importanti destinati al mantenimento della didattica delle facoltà dell’università romana,visto che a sei anni dalla sua apertura il polo pometino è diventato come numero di studenti iscritti (circa duemila) ampiamente vantaggioso per le casse di qualunque università. Se tale operazione riuscisse, sarebbe grazie alla comprensione del nuovo rettore e del senato accademico dell’università romana,e La Sapienza potrebbe pensare ad un rafforzamento del polo pometino di comune accordo con Il Comune di Pomezia. Se La Sapienza ritenesse non più vantaggioso il prosieguo dell’avventura pometina,altre università romane non certo meno importanti potrebbero essere interessate nell’entrare in un bacino studentesco così ampio e ormai radicato e sfruttare le inevitabili sinergie con le aziende e il tessuto socio-culturale della città pontina,fermo restando la disponibilità del Consorzio a dare la possibilità ad una di esse di avere il comodato d’uso gratuito della sede del Campus e dei suoi servizi,ma non offrendo più anche cospicui contributi non più giustificabili,essendo oggi la sede universitaria di Pomezia non più una start up ma una realtà solida ed ancorata alle esigenze accademiche e formative dei giovani dell’hinterland. Parallelamente a ciò di fondamentale importanza hanno enti come il C.e.AS. e l’U.N.I.C.R.I che insieme potrebbero pensare ad organizzare corsi di laurea e master a pagamento nell’ambito criminologico e della sicurezza,ma fungere anche da catalizzatori di fondi europei e regionali per lo sviluppo dei progetti del Consorzio stesso. Un altro fronte potrebbe essere aperto nell’ambito della formazione linguistica ed informatica attraverso apposite A.T.I. con enti leader a livello nazionale che andrebbero a rimpinguare le casse consortili offrendo fra l’altro ai giovani sia i corsi accademici che quelli utili al curriculum lavorativo per affermarsi sul mercato aziendale. Utile sarebbe anche avviare una collaborazione con una università telematica,che mai come oggi potrebbe essere ricettiva di quella richiesta formativa e di perfezionamento di molti dipendenti della pubblica amministrazione,delle forze armate e delle aziende locali,vista la possibilità di seguire i corsi on line e di venire a sostenere solo gli esami presso la sede consortile. Il Consorzio,che è stato il promotore insieme al Comune di Pomezia del Parco Scientifico,con le facoltà universitarie,il C.e.AS. e l’U.N.I.C.R.I., i corsi di formazione linguistica ed informatica e l'università telematica, potrebbe riuscire entro pochi anni a spostare il proprio business princiapale da ente di ricezione alberghiera ad ente di formazione culturale,potendo in questo modo accedere anche ad altri fondi europei e regionali adatti allo scopo,ed ampliare l’offerta formativa,sociale e culturale per la cittadinanza pometina,oltre a non pesare più sulle casse comunali,visti gli introiti derivanti da queste iniziative,lanciandosi vigorosamente verso le innumerevoli sfide che ci attendono nel futuro.